Jerome Rothenberg
Determinante la sua conoscenza del mondo Indiano (in particolare i Navaho e i Seneca), la sua attrazione verso i loro usi, i loro costumi e i loro canti. È convinto che in un'età dove la scrittura e l'immagine la fanno da padroni, la parola debba essere rinnovata attraverso lo "speaking" (il parlare) e il "sounding" (la sonorità).
È convinto che il "poetry sounding" diventi sempre più il "poetry reading", dando alla parola reading il senso introdotto dai poeti Beats, ovvero raduno poetico con il poeta officiante.
Ammette l'improvvisazione come nella migliore tradizione folk non solo americana, ma non contempla l'uso dell'attore, basta la presenza del poeta, in tutti i sensi; se la performance non funziona, sicuramente il pubblico avverte l'assenza di credibilità da parte del performer. Introduce, infine, l'identificazione tra sciamano e poeta ("shaman is the proto-poet", lo sciamano è il proto-poeta), il poeta al pari dello sciamano ha libero accesso a particolari visioni che poi rende di dominio pubblico durante la performance, definita un pubblico atto di pazzia e di trasgressione.
(con il musicista Bertram Turetzky)