Anne Tardos
Courtesy Academy of American Poets.
Agendo in coppia con il marito Jackson Mac Low fa propria senza dubbio l’aura compositiva dell’andamento simultaneo, però riesce nel contempo a distaccarvisi organizzando un proprio stile, perfettamente riconoscibile dopo pochi secondi dall’inizio dei brani. La parola, per esempio, a differenza dei poemi del consorte, scompare, dando spazio a purezze fonetiche. Nel brano Octet for a Sunset, a fatica si percepisce il termine tramonto, il che è francamente irrilevante nell’armonia generale del pezzo che tende invece a trasmettere la bellezza o l’unicità del calar del sole attraverso la coralità vocale. Sembra sfiorare il canto ad un primo ascolto, ma alla fine bisogna ammettere che canto non è, trattasi piuttosto di una nenia, di una filastrocca non-sense che assume i tratti del lamento, del richiamo ipnotico verso i misteri universali della vita. Real Sleeper Real Dreamer tra la solidità del respiro dormiente e l’altalenante ritmo sintetizza l’ancora di salvataggio del sogno. Figure and Escape dimostra che pur non possedendo le potenzialità ugolari di una Cathy Berberian né il sofisticato equipaggiamento tecnologico di una Laurie Anderson è possibile intraprendere percorsi lasciati inesplorati. Si fa carico di recuperare la struttura classica della figura e della fuga per usarla secondo il proprio modulo vocale dove sperimentazione va a braccetto con eleganza e armonia. Nitido il motivo base quasi un refrain da ninna nanna, sul quale lei di volta in volta cuce una tessitura di fughe in pieno assetto da poesia sonora.
Jackson Mac Low Anne Tardos, SONGS AND SIMULTANEITIES, Tarmac Tapes&Books, New York, 1985.