BpNichol

S'impone presto sulla scena internazionale grazie a due opere prime di netto valore, Borders un disco del 1966 e soprattutto Mother Love un LP stereo del 1968, dove, oltre al trattamento della voce in maniera elettronica, i suoi stilemi sonori, puri e sempre mirati, s'amplificano nell'effetto riverberato e tengono un ritmo martellante.

Un po' come il trocheo nella metrica classica, così i suoi tempi diventano incalzanti, non lascia un attimo di tregua all'ascoltatore, finita una sequenza sotto un'altra, sperimenta in tutte le direzioni, non tralascia l'aspetto semantico, quello ironico, si concentra sul fonema come sulla parola, aziona il gesto e, soprattutto sulla scena, la sua voce riempie da sola lo spazio. Infine, accorto dal punto di visto tecnologico, lo si avverte bene in questi poemi, dove l'effetto acustico caldo e armonico convince l'orecchio all'attenzione continua.

Dopo la sua prematura scomparsa, ci piace segnalare che l'Amministrazione di Toronto, nel 1994 gli ha dedicato una strada, bpNichol lane, notizia unica nel suo genere.