Maria Teresa Horta

Poeta, scrittrice e giornalista, ha esordito nella poesia nel 1960, con Espelho Inicial; l'anno successivo partecipa con Tatuagem al gruppo di Poesia 61. Attivista nei movimenti di emancipazione femminile, ha fatto parte della redazione del quotidiano A Capital, ha diretto la rivista Mulheres e si è dedicata al movimento della società cinematografica portoghese. È una delle autrici del libro Novas Cartas Portuguesas, per il quale fu perseguitata e processata nel 1972. Con la poesia Mulheres de Abril del 1977 ha celebrato il 25 Aprile del 1974, confermando, insieme a Sophia de Melo Breyner Andresen, Natalia Correia e molte altre, la grande partecipazione femminile alla rivoluzione dei garofani. La sua opera poetica pubblicata è raccolta in Poesia Reunida (2009). Successivamente, Poemas para Leonor (2012), A Dama e o Unicórnio (2013), Anunciações (2016), Miglior libro di poesie 2017, Poesis (2017), Estranhezas (2018), vincitore del Premio Letterario Casino da Póvoa/Correntes d'Escritas 2021, e l'antologia personale Eu Sou a Minha Poesia (2019). Nel 2011 ha pubblicato As Luzes de Leonor, un romanzo sulla Marchesa di Alorna che ha ricevuto il Premio D. Diniz della Fundação da Casa de Mateus. Nel 2014, anno in cui gli è stato assegnato il Premio della Consacrazione alla Carriera da parte della Società Portoghese degli Autori. Ha curato il volume di racconti Meninas. Con libri pubblicati in Brasile, Francia e Italia. Nel 2022 le è stato conferito il grado di Grande Ufficiale dell'Ordine della Libertà.

 

 

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