Brevissimo ma assai intenso questo cameo di stampo lettrista, infatti vi si ritrovano tutti gli aspetti del movimento parigino fondato da Isidore Isou negli anni Cinquanta. Un coro scomposto, che ci riporta all’atmosfera delle bettole frequentate da Villon, fa da cornice ad una serie di urla il cui scopo è irridere sia la classica sequenza della poesia lineare o scritta con i suoi scontati contenuti sia sbeffeggiare la lingua ufficiale. L’unica parola che si distingue in questo bailamme scanzonato è phtisique, si staglia su uno sfondo di termini inventati, assemblati da una mente perversa che viene attratta da sillabe provenienti da chissà quali linguaggi. Un monologo zaum dal tono autorale aleggia sul vocio confuso, fuori tempo anche quando tenta di ripetere i lacerti della voce guida. Il resto si appoggia sul tipico incalzare di chi è in preda all’ossessione di farsi sentire o di farsi notare. Sembra una discussione animata della quale però ci sfugge il senso, deve emergere solo il disagio e il desiderio della contestazione. Per i lettristi vale sempre e comunque l’assunto della distruzione, essendo totalmente insofferenti sia alla società che al tipo di arte da essa proposto. Il pezzo non ha pretese rivoluzionarie, ha tutti i crismi dell’improvvisazione anche se vi si ravvisa un suo climax sonoro verso la metà, e risulta essere strutturato circolarmente, l’inizio ritmato torna alla fine. Verrebbe da pensare che nel breve lasso del poema siano stati considerati a priori tutti gli elementi da inserire in maniera da creare un effetto simultaneista non secondo la casualità Dada ma seguendo una razionalità istintiva, l’ossimoro definisce senza dubbio l’operare lettrista, perché, estendendo il discorso ad altri lavori audio o alla produzione visuale, l’effetto a prima vista è quello di caos, ma andando con pazienza ad ascoltare e riascoltare i suoni o osservare e riosservare le loro tavole si tocca con mano l’esistenza di un metodo ferreo e ben preciso, anche il caos, almeno quello lettrista, presuppone un livello organizzativo pre-studiato.
INDICATIF II a cura di Henri Chopin, audiocassetta.